VIAGGIARE & MANGIARE – Il più delle volte, al termine Gastronomia sostenibile viene riduttivamente associato il concetto del KM0. Ma dietro questa filosofia di cucina c’è molto di più e, ci si auspica, che si vada oltre la filosofia affinché la Gastronomia sostenibile sia applicata ogni giorno in tutte le cucine di ogni ordine e grado.
Con Barceló, oltre il chilometro zero!
Grazie all’approccio di Barceló Hotel Group, importante catena alberghiera Spagnola, andremo a sviscerare nel profondo il concetto di Gastronomia sostenibile.
Ecologia Gourmet
Cos’è la Gastronomia sostenibile?
La gastronomia sostenibile include a 360° tutto quanto è riferito al consumo di cibo che non abbia un impatto negativo sull’ambiente, rivalutando la cucina con prodotti locali, tenendo conto dell’origine degli ingredienti (come vengono coltivati, come raggiungono i punti vendita, come vengono riutilizzati o smaltiti gli scarti, eccetera) e che le risorse naturali non siano sprecate per non danneggiare l’ambiente e la salute umana.
Sapore, prodotti e cottura lenta
Il miglior prodotto della nostra terra incontra la gastronomia francese nella cucina di Chez Lumière. Al timone, Juanlu Fernández di Jerez, chef con 1 stella Michelin e fedele conservatore del patrimonio culinario classico.
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Sapore, prodotti e cottura lenta sono i tre termini che descrivono la proposta gastronomica della Chez Lumière, il ristorante dell’hotel Royal Hideaway Sancti Petri che che fonde la nouvelle cuisine con le ricette di Cadice.
- Sapore, per esaltare al massimo ognuna delle sensazioni offerte dall’apparato gustativo.
- Prodotti scelti tra le eccellenze locali affinché i piatti siano sinonimo di freschezza e stagionalità degli ingredienti.
- Cottura lenta, attraverso la tecniche di cottura a bassa temperatura (costante tra i 50 e i 60° C), l’alimento si cuoce attraverso il ricircolo del calore e quindi senza dispersione di succhi e proprietà nutritive degli ingredienti.
Chez Lumière offre inoltre un’esperienza gastronomica a 360°, accompagnata da una selezionata lista di vini locali, nazionali e internazionali che cercano di esaltare la personalità di ogni piatto.
Economia circolare: elemento essenziale della Gastronomia sostenibile
A Tenerife, il ristorante San Hô dell’hotel Royal Hideaway Corales Resort 5* GL, lavora attraverso una sorta di economia circolare, attingendo principalmente da una lunga lista di piccoli produttori dell’isola. Un produttore molto importante per il ristorante è la Finca la Calabacera, dove gli chef lavorano a stretto contatto con la proprietaria, Dulce Acevedo, non solo incorporando i suoi prodotti nei piatti, ma anche aiutandola a cercare miglioramenti nella produzione.
Il ristorante San Hô rappresenta l’eccellenza della fusione della cultura peruviana e di quella giapponese con un forte accento canario dove tutti i piatti del menu hanno in comune l’origine degli ingredienti. Questa combinazione, unica nell’isola di Tenerife, gli è valsa il riconoscimento di una stella Michelin.
Tra i piatti proposti, dal menu spiccano ingredienti come: il “carabinero de la Santa” o il “gambero delle Canarie”, il “beurre blanc allo zenzero” e l’”olio di shiso”.
Prodotti biologici e locali per riscoprire le radici granadine e malaghegne
La Finca, il ristorante de La Bobadilla, Hotel Royal Hideaway 5*GL, ha ottenuto lo scorso anno la sua prima stella nella Guida Michelin Spagna e Portogallo 2023, la prima e unica nella provincia di Granada.
La cucina di Fernando Arjona, con la consulenza di Pablo González, cerca di stupire i commensali attraverso una originale proposta con prodotti 100% locali, come i pistacchi di Antequera, gli asparagi di Huétor Tájar, l’olio della tenuta stessa, i gamberi di Motril e le mele della Costa Tropical.
In questo caso, vengono proposti due menu:
- il primo, “Cercanía“, consiste in sei antipasti; servizio di pane, burro, olio e paté; caviale di Riofrío; due piatti principali e dessert.
- un secondo, “Entre dos Tierras“, è composto da sei antipasti; pane, burro, olio e paté; caviale di Riofrío; quattro portate principali; una tavola di formaggi artigianali della Ruta Andalusí; pre-dessert e dessert.
Dove mangiare una paella Valenciana sostenibile?
Al ristorante Arrozante è possibile gustare una delle migliori paelle della Spagna. Con un concetto gastronomico basato su piatti di riso d’autore, il suo menu è consigliato dal rinomato chef Carlos Otaola.
L’ingrediente principale della Paella è il riso bombita, una varietà coltivata nella regione di Ribera Baja a Valencia, con cui si preparano oltre alle paelle anche l’arroz del senyoret, piatti di riso con brodo o miele, con l’aragosta, l’anatra e il foie gras.
Nel caso del Barceló Tenerife, l’essenza di riso di Valencia si mescola con i prodotti più genuini e locali delle Isole Canarie come i pomodori biologici a chilometro 0 e le patate rugose.
Per portare avanti questo impegno e promuovere l’agricoltura locale, il ristorante Arrozante collabora direttamente con la Gestión del Medio Rural de Canarias (GMR), che avvicina i piccoli agricoltori di Tenerife ai clienti di tutto il mondo.
Fonte e foto: pressway.it – Barceló – aggynomadi.it
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