Sera di Gallipoli è il ritratto di una città che non c’è più! Questa “struggente” canzone ci catapulta indietro di qualche decennio, facendoci viaggiare in musica nella caratteristica cittadina Pugliese.
Porto di pescatori e gente povera che invecchia sull’uscio di una sola stanza
Sera di Gallipoli, teso di Mauro Degola
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Porto di pescatori e gente povera
La canzone del mese per viaggiare in musica è: SERA DI GALLIPOLI di Pierangelo Bertoli
- Canzone: Sera di Gallipoli
- Artista: Pierangelo Bertoli
- Album: Eppure Soffia
- Anno: 1976
- Autori: Mauro Degola / Alfonso Borghi
- Etichetta: CGD
Parole per viaggiare in musica!
Così è passata la domenica Sul mare sugli scogli, fino a che Il sole non si è deciso ad andar giù Sulla pelle ci rimane il sale del mare Giriamo le vie di Gallipoli Rolando, Sandro ed io in libertà Liberamente qui possiamo stare noi Soli tra le vecchie mura bianche di calce Porto di pescatori e gente povera Che invecchia sull'uscio di una sola stanza Che mai sarà di questo nostro restare insieme? Sandro, quando finirà la nostra attesa? Quando, chetato il mare senza più una parola Le spalle curve, andremo in cerca della luna Scalzi giocano a calcio sulla strada Bambini che crescono solo per andarsene Che mai sarà di questo nostro restare insieme? Rolando, quando ce ne andremo tutti via di qua? Quando, chetato il mare senza più una parola Le spalle curve, andremo in cerca della luna Un volto appare a una finestra, ed è Un volto senza sesso e senza età Amici, amici miei, dev'essere così Scorderemo il nostro stare insieme di adesso
Cose da fare e vedere a Gallipoli
Riflessioni sul testo e appunti di viaggio
Certamente il filo conduttore di questa poesia per viaggiare in musica è l’amicizia, la fratellanza e il legame viscerale ad un luogo.
Vivere un luogo, anche se per poco e senza mai tornarci, può essere per sempre!
aggynomadi.it
Quante volte ci siamo fermati sugli scogli ammirando il sole e aspettando il tramonto? O ancora, ci siamo ritrovati a passeggiare tra le vie di un borgo marinaro ancora sporchi di sabbia e unti dal sale del mare?
Tornando a Bertoli, in “Sera di Gallipoli” viene raccontata una domenica passata con gli amici e finita guardando il tramonto. Nella “triste” canzone, le vie di Gallipoli vengono dipinte bianche e silenziose come in un borgo di pescatori dove non c’è un futuro. Premonitore?
La canzone è scritta tra il 1975 e il 1976. Oggi, nel 2024, possiamo certamente dire che quei bambini che giocavano a calcio scalzi sulla strada sono cresciuti e andati via e, forse, in pochi hanno raccolto l’eredità lasciata da quei pescatori che invecchiarono “soli” sull’uscio della propria stanza.!
Ascolta “SERA DI GALLIPOLI” di Pierangelo Bertoli su Youtube
Fonte e foto: autori, editori e aventi diritto della canzone – Le foto di Gallipoli sono di Canva PRO.-
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