PRIMAVERA DI PRAGA – Molte canzoni sono il risultato di significative esperienze di viaggio. In alcuni casi, veri e propri ritratti di un luogo. Esperienze d’autore, percorsi più o meno vissuti attraverso nazioni e città. Perciò, vi proponiamo ogni mese una canzone per viaggiare in musica.
Una speranza nel cielo di Praga
La canzone del mese per viaggiare in musica è: Primavera di Praga
- Artista: Francesco Guccini
- Album: (FRANCESCO) Due anni dopo
- Anno: Gennaio 1970
- Autori: Francesco Guccini
- Etichetta:: EMI (3C064-17278)
Parole per viaggiare in musica!
Di antichi fasti la piazza vestita Grigia guardava la nuova sua vita Come ogni giorno la notte arrivava Frasi consuete sui muri di Praga Ma poi la piazza fermò la sua vita E breve ebbe un grido la folla smarrita Quando la fiamma violenta ed atroce Spezzò gridando ogni suono di voce Son come falchi quei carri appostati Corron parole sui visi arrossati Corre il dolore bruciando ogni strada E lancia grida ogni muro di Praga Quando la piazza fermò la sua vita Sudava sangue la folla ferita Quando la fiamma col suo fumo nero Lasciò la terra e si alzò verso il cielo Quando ciascuno ebbe tinta la mano Quando quel fumo si sparse lontano Jan Hus di nuovo sul rogo bruciava All'orizzonte del cielo di Praga Dimmi chi sono quegli uomini lenti Coi pugni stretti e con l'odio fra i denti Dimmi chi sono quegli uomini stanchi Di chinar la testa e di tirare avanti Dimmi chi era che il corpo portava La città intera che lo accompagnava La città intera che muta lanciava Una speranza nel cielo di Praga Dimmi chi era che il corpo portava La città intera che lo accompagnava La città intera che muta lanciava Una speranza nel cielo di Praga
Riflessioni sul testo e appunti di viaggio
La canzone “Primavera di Praga“, dal testo struggente scritto da Francesco Guccini e pubblicata nel 1970, racconta delle rivolte scoppiate a Praga tra gennaio e agosto 1968. In particolare, si narra del giovane Jan Palach che si diede fuoco sulla piazza vecchia (morendo tra le fiamme per difendere la libertà dell’uomo come già era accaduto a Jan Hus, condannato al rogo a Costanza 550 anni prima) e della speranza che questa rivolta portò a quanti in occidente militavano nei partiti comunisti.
Jan Hus di nuovo sul rogo bruciava
F. Guccini
All’orizzonte del cielo di Praga
L’album FRANCESCO, di Guccini, venne pubblicato nel 1970, due anni dopo i sanguinosi fatti che accaddero a Praga nel 1968. In seguito, anche i Nomadi realizzarono una loro versione di Primavera di Praga. Nel 1979, Guccini e i Nomadi eseguirono dal vivo “Primavera di Praga” che fu pubblicata nell’album Concerto. Infine, è del 1992 la storica versione live di “Primavera di Praga” interpretata dai Nomadi con la voce Augusto Daolio e pubblicata, dopo la morte di quest’ultimo, nell’album “Ma che film la vita” a dicembre del 1992.
Luoghi e monumenti della Primavera di Praga
Nella capitale della Cechia, ci sono alcuni luoghi legati alla cosiddetta “Primavera di Praga”. In primo luogo: la Piazza San Venceslao e la via Vinohradska dove sorge l’edificio dell’ex Radio Nazionale Cecoslovacca.
Quelli furono i luoghi dove ebbero luogo i peggiori scontri tra i praghesi e l’esercito sovietico. Infatti, nella parte alta di Piazza San Venceslao si assistette anche all’autoimmolazione di Jan Palach, studente della Facoltà di Filosofia, che si è dette fuoco per protesta contro l’occupazione sovietica il 16 gennaio 1969. Più tardi, il 25 febbraio, un altro studente, Jan Zajic emulò le gesta di Palach bruciandosi vivo sempre in Piazza San Venceslao.
È possibile trovare un memoriale per entrambi situato sul marciapiede di fronte all’edificio del Museo Nazionale. A pochi passi da qui si può vedere il cosiddetto Pilone di Palach, un monumento a Jan Palach che sorge accanto al Nuovo Edificio del Museo Nazionale (ex Palazzo dell’Assemblea Federale, sede del Parlamento Comunista).
Si tratta di un pilone d’acciaio alto quasi 30 metri progettato dal famoso architetto Karel Prager che nel febbraio 1968 progettò anche il complesso dell’Assemblea Federale. Dopo l’autoimmolazione di Palach si decise di dedicare il pilone alla memoria di Palach, mantenendo segreto il vero scopo del monumento per motivi politici.
La tomba di Jan Palach, decorata con un rilievo del famoso scultore ceco Olbram Zoubek, si trova nel cimitero di Olšany, nel quartiere di Vinohrady. Il rilievo che ritrae il volto di Jan Palach fa anche parte del monumento posto sulla facciata dell’edificio della Facoltà di Filosofia (situato in piazza Jan Palach). Di fronte, in un piccolo parco sulla riva del fiume, si trovano due sculture giganti: la casa del Figlio e la casa della Madre (foto iniziale).
Quali sono i luoghi della Primavera di Praga?
I luoghi correlati alla Primavera di Praga da visitare nella città di Praga sono:
- Piazza San Venceslao (2 memoriali: uno sul marciapiede centrale e uno sul marciapiede alla sinistra del Vecchio Museo Nazionale)
- Nuovo Museo Nazionale (Pilone di Palach)
- Via Vinohradska (nei pressi dello stabile della Radio Nazionale)
- Facoltà di Filosofia (sede vicino al fiume)
- La casa del Figlio e la casa della Madre
- Cimitero di Olšany
Ascolta “Primavera di Praga” su Youtube
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Fonte e foto: autori, editori e aventi diritto della canzone
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