Il 9 maggio a Budapest, il Giro d’Italia non partirà. e si susseguono le iniziative per “evocarlo” o in qualche modo sostituirlo. Dal “Giro Virtuale by Enel” pedalato sui rulli smart da amatori, professionisti ed ex campioni al “Giro che non c’è” narrato e disegnato sul web di cui vi parleremo oggi.
Un maggio senza Giro è qualcosa di impensabile per gli appassionati di ciclismo. Per questo motivo, in omaggio a una tradizione che dal 1909 accompagna la Corsa Rosa, qualcuno ha pensato di regalarci le storie di un “Giro che non c’è”.
Il 9 maggio, partirà una squadra di scrittori e di illustratori che ogni giorno racconteranno lo svolgimento della corsa mettendo in gioco solo fantasia e passione per il ciclismo. Ciascuna tappa avrà un narratore e un illustratore diverso: l’invenzione della corsa e la classifica che ne deriverà andranno a comporsi in un puzzle di sguardi differenti, in una visione d’insieme che è sport, geografia, paesaggio, storia e storie lungo le strade e la primavera del Giro.
Non sappiamo, in partenza, come andranno la corsa e il racconto. Non sappiamo chi vincerà e chi perderà. Accadrà tutto giorno per giorno, come in una corsa vera.
Chi racconterà il “Giro che non c’è”?
Ecco la squadra dei narratori di Senza Giro che il 9 maggio partirà da Budapest:
- Aldo Ballerini, giornalista
- Marco Ballestracci, scrittore e performer
- Giovanni Battistuzzi, scrittore e giornalista (Il Foglio)
- Paolo Bozzuto, docente universitario (Politecnico di Milano)
- Francesco Calvetti, docente universitario (Politecnico di Milano)
- Filip J Cauz, blogger e scrittore (Bidon – ciclismo allo stato liquido)
- Gino Cervi, editor e scrittore
- Andrea Costa, architetto del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo
- Daniele “Danijl” D’Aquila, presidente Comitato Velodromo Vigorelli ASD
- Emanuele Esaia, blogger (I Love Amatori)
- Lorenzo Franzetti, giornalista e ciclista (La Bottega del Romeo)
- Guido Foddis, musicista e giornalista (La Repubblica delle Biciclette)
- Alessandra Giardini scrittrice e giornalista (Corriere dello Sport – Stadio)
- Albano Marcarini, urbanista, autore di guide turistiche, cicloturista (Sentieri d’Autore)
- Silvio Martinello, campione olimpico e commentatore sportivo
- Stefano Munarin, docente universitario (IUAV Venezia)
- Marco Pastonesi, giornalista e scrittore
- Giacomo Pellizzari, scrittore e copywriter (Ciclista Pericoloso)
- Marco Pinotti, ex corridore, scrittore e tecnico CCC Team
- Stefano Rizzato, giornalista RAISport
- Guido P. Rubino, scrittore e fotografo (Cyclinside)
- Antonio Ruzzo, giornalista (Il Giornale)
- Andrea Schiavon, scrittore e giornalista (Tuttosport)
Chi disegnerà il “Giro che non c’è”?
Ecco la squadra degli illustratori che il 9 maggio partirà da Budapest:
• Osvaldo Casanova
• Giulio Castagnaro
• Francesco Chiacchio
• David Diehl (CH)
• Oscar Diodoro
• Gianluca Folì
• Ale Giorgini
• Riccardo Guasco
• Nadia Guidi
• Tiziana Longo
• Daniele Margara
• Marija Markovic (SB)
• Massimiliano Marzucco
• Mauro Mazzara
• Umberto Massa
• Giulia Pastorino
• Francesco Poroli
• Marcus Reed (UK)
• Jacopo Rosati
• Lucio Schiavon
• Federico Tram Tramonte
• 2 Bros Creative
Un Gioco di Solidarietà
SenzaGiro è stato creato pensando a un gioco, un passatempo che riempisse quelle giornate di maggio improvvisamente prive del nostro sport preferito, della nostra “corsa del cuore”. Giocare piace a tutti, perché nonostante l’infanzia sia ormai distante per tanti, il gioco riesce ancora a fare imparare e crescere. Gli organizzatori, mentre si immaginavamo questo “Giro d’Italia che non c’è” però si sono accorti che giocare in questi strani giorni non basta, ma occorre mettersi in gioco. Ci sono migliaia di persone che lo stanno facendo, ogni giorno, sacrificando la propria salute e i propri affetti in una scommessa ben più azzardata di un passatempo ciclo-letterario. SenzaGiro dovrà servire a sostenerne le fatiche delle salite e a moltiplicare le gioie delle volate in cui molti uomini e donne si stanno impegnando. Ci sono migliaia di persone, enti, associazioni, cooperative e soggetti di ogni tipo che stanno contribuendo a rendere quella contro il CoVid-19 una sfida vincente, e non è stato semplice per gli organizzatori individuare la realtà a cui offrire un contributo solidale. Allora il pensiero è andato all’epicentro di questo dramma in Italia ed esattamente a Bergamo. Chiedendo consiglio, gli amici di Bikefellas hanno fatto conoscere Namasté, cooperativa sociale storica che da 20 anni sul territorio della Bergamasca incontra e assiste 3000 persone fragili al giorno: disabili, anziani, malati, bambini e adolescenti in difficoltà. In queste settimane anche l’impegno di Namasté è stato messo a durissima prova dall’emergenza sanitaria: ma la cooperativa ha risposto contribuendo in maniera straordinaria all’acquisto e alla distribuzione di dispositivi di protezione, rinforzando i propri servizi di assistenza domiciliare e cura, ampliando il suo consultorio e avviando un’attività di supporto psicologico, educativo e materiale a tutte le persone legate ai servizi sociali, perché l’emergenza non diventasse la causa di un’ulteriore e ancora più grave emarginazione.
SenzaGiro si mette in gioco nella raccolta fondi per sostenere le attività della Cooperativa Namasté. Un destinatario di cui poter vedere coi nostri occhi le attività, che attraversasse ogni giorno le strade del territorio. Come una corsa ciclistica, come il Giro, che resta il nostro gioco preferito.
Dove trovare Senza Giro?
- FACEBOOK https://www.facebook.com/senzagiro/
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Fonte e foto: senzagiro.com
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