Charles Augustus Lindbergh (4 febbraio 1902 – 26 agosto 1974).
Vogliamo ricordare Lindbergh con questo profondo e indimenticabile testo di Valerio Negrini.
E, la luna silenziosa,
fu, stupita fu curiosa,
ma tu chi sei, perché tu sai volare?
così parlò, la luna all’aviatore.
sai, quant’è lontano il mondo
sai, quant’è profondo il mare
rispose lui: io devo attraversare
aiutami, non farmi addormentare.
sull’oceano atlantico,
la notizia passò,
dalle Azzorre, all’Africa,
ogni nave svegliò,
il ragazzo del cielo
è arrivato a metà
del suo viaggio da solo
forse ce la farà.
la luna all’orizzonte,
bagnò di luce bianca
la fronte stanca dell’uomo
finché a levante apparve il mattino.
e nell’aria gelida,
finalmente scoppiò,
un’aurora magica,
che la notte incendiò
e si accese il mare,
sulla porta dell’est
poi l’Europa nel sole,
dietro al porto di Brest.
non c’era più la luna,
ma dove in quel momento era notte
c’è chi sorpreso,
vide la luna fare un sorriso.
Quando un pensiero o un ricordo possono diventare musica
Per chi volesse ascoltare questi versi in musica, questo è il link. Le musiche sono di Roby Facchinetti e Red Canzian. Il brano fu pubblicato nell’album Boomerang, l’undicesimo disco del gruppo musicale italiano Pooh, pubblicato il 24 aprile 1978 su etichetta CGD.
Il ragazzo del cielo è un brano ricco di pathos con le sue atmosfere rarefatte nella prima parte. Cantato da Red Canzian ricorda appunto l’epica trasvolata oceanica di Charles Lindbergh dall’America alla Francia.
Il pezzo narra la nota vicenda nella forma fiabesca di un dialogo tra la luna e il pilota.
Buon volo, buon viaggio e buona musica a tutti..!
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